Siamo alla stazione di Cecina, in poche persone svogliate al binario 2.
Intanto, al binario 1 parte una conversazione berciante in livornese/cecinese tra due punkabbestia sui 20: lei, una ragazza platinata capelli corti ed i modi decisamente sguaiati:
– così vai in Russia eh? senti un po’…, ma quando me lo volevi dire?!
Lui, seduto a 20 metri di distanza pachidermico:
– ma dai, che vuoi…
– lo so xché ci vai, ci vai per piparti le russe!
Noi, incolpevoli spettatori glissiamo, incrociandoci con gli sguardi, ma senza far trasparire i nostri pensieri…
– nooooo, nooooo, t’ho detto che ci vo per lavoro…
– lavoro?! quale lavoro!? ma sei di fòri?!
Il sorriso ci accarezza il viso, ma ci tratteniamo; inconsapevoli che il comico sta per lasciare spazio alla tragedia, lei incalza:
– almeno tu avessi il coraggio di lasciarmi, ma no, te no, non ce l’hai il coraggio!
e lui, pensandoci appena:
– vabbeh, allora… vorrà dire che ti lascerò…
– COOSAAAAAAA!!!
Lei parte di corsa, lui si alza con uno scatto difficile da aspettarsi fino a quel momento e si rifugia in sala d’aspetto.
Noi spettatori, questa volta, ci guardiamo sgomenti, scevri dal ritegno della privacy, mentre placido arriva il nostro treno del binario 2, chiudendo il sipario con quei 2 minuti di ritardo che ci hanno permesso di assistere ad uno spettacolino teatrale in vernacolo moderno.
febbraio 6, 2009 alle 8:34 am |
wow han fatto pace? ahhhh l’amore trionfa sempre!! 😀 ciao ciao Betta
febbraio 6, 2009 alle 7:48 pm |
penso che il bello della storia (vera) sia che non lo sapremo mai…